Il mese scorso mia cognata mi telefona e mi dice" Sai, devo darti una brutta notizia, ho saputo che Eugenia è morta ".....in quel momento mille ricordi sono riaffiorati ....ricordi di un passato quasi dimenticato ma che era
sempre li, in qualke angolo del mio cuore e della mia mente.
Eugenia era l'unica figlia (gia' adulta all'epoca) di una famiglia di vicini di casa dei miei genitori.Praticamente dal momento in cui sono nata e per i successivi sei-sette anni io ho vissuto piu nella loro casa che in casa mia.La famiglia era composta dal padre anziano ,la madre e lei , ed io, che ero la piccolina, ero coccolata come se fossi stata figlia loro.Il padre, lo chiamavo papa' come sentivo dire ad Eugenia , ed era come un nonno per me,sempre paziente e generoso. Fu lui ad insegnarmi l'ora, spostando con pazienza le lancette del suo orologio da taschino.Ed era sempre lui che mi proteggeva dal suo cane(un enorme pastore tedesco di nome Jack di cui io avevo paura)e se Eugenia mi rimproverava per qualcosa, lui la zittiva perchè io ero la piccola di casa.Poichè un giorno mi chiese di non chiamarlo piu papa' per non offendere il mio vero padre, io con l'ingenuita' di una bambina di tre anni, gli affibbiai un nomignolo che , a ripensarci, era davvero ridicolo;ma lui ,per accontentarmi, da quel giorno divento' Papacchio(era questo il nomignolo) per tutto il vicinato.Poi un giorno io mi ammalai, sapevo che anche Papacchio non stava bene perchè ,alcuni giorni prima lo avevo visto a letto e Jack se ne stava accucciato sotto il letto impedendo a chiunque di avvicinarsi....., avevo forse sei anni allora, e Papacchio se ne ando' senza che io potessi vederlo ancora una volta.................
La casa di Eugenia, all'improvviso divento' triste e silenziosa, era morto anche Jack dopo poco tempo e non c'era piu nessuno a raccontarmi favole e storie di principesse e di elefanti giganti.Dopo qualke anno Eugenia si sposo' col figlio di un'altra vicina di casa , e ando' a vivere da un'altra parte insieme con la madre nella sua nuova famiglia.Anche noi cambiammo abitazione e da allora non ne seppi piu niente.
Quando mia cognata mi disse che il 19 ci sarebbe stata la messa del trigesimo, non ho voluto mancare.Non sapevo chi avrei trovato,anche il marito di Eugenia è morto alcuni mesi fa ,poi sono passati piu di 40 anni sarei stata in grado di riconoscere qualcuno della famiglia del marito anche loro ex vicini di casa? In ogni modo volevo andarci ,anche solo nella speranza di poter avere una foto di Eugenia.
Mentre si svolgeva la funzione, ho riconosciuto le cognate di Eugenia. Cosi alla fine della celebrazione mi sono avvicinata chiamandole per nome.Ovviamente , non avendomi riconosciuta, mi hanno chiesto chi fossi.Io , allora gli ho detto che ero la bambina che chiamava il papa' di Eugenia Papacchio e, prima ancora di terminare la frase , loro due mi si sono letteralmente buttate al collo baciandomi e accarezzandomi.Poi hanno chiamato le figlie di Eugenia che io non conoscevo e mi hanno presentata dicendo loro"Questa è Gilda".C'è stato un momento di commozione forte, ci siamo abbracciate come se finalmente ci fossimo ritrovate ,mi hanno detto che stavo facendo loro un bellissimo regalo con la mia presenza e che la loro madre le aveva sempre parlato di me specialmente negli ultimi tempi, quando stava male e che per loro era come aver ritrovato una sorella maggiore.Che gioia e che dolore contemporaneamente.ho visto la foto di Eugenia,ricordavo che aveva i capelli nerissimi e lunghi, nella foto li porta corti e chiari; mi hanno detto che è una foto di qualche anno fa , ma che ultimamente stava molto male ....pero' sino all'ultimo mi ha pensata e, sono sicura che oggi lei era li a baciarmi anche lei contenta di avermi ritrovata.
Ciao Eugenia carissima, perdonami se non ti ho mai cercata,ma a volte la vita fa perdere di vista gli affetti veri ,pero' il buon Dio fa sempre in modo che ,come in un puzzle,alla fine tutti i tasselli trovino la giusta collocazione,ed anche se non ci sei piu', sono sicura che ti ha fatto piacere rivedermi da li dove ora sei.Resterai per sempre nel mio cuore .Riposa in pace
Ti voglio bene
Gilda
Mi hai fatto commuovere.
RispondiEliminaUn abbraccio, Barbara.
Gilda cara, sei proprio una bella persona. Questa storia mi ha fatto commuovere e pensare.
RispondiEliminaTi abbraccio
Giuliedda
Sono senza parole...
RispondiEliminaUn bacino sulla fronte.
Katia
Ho le lacrime agli occhi.
RispondiEliminaUna bella pagina di vita
Lella